Pratiche commerciali sleali: la Commissione europea ha avviato procedure di infrazione nei confronti di 12 Stati membri.

Data:
30 Luglio 2021

Pratiche commerciali sleali: la Commissione europea ha avviato procedure di infrazione nei confronti di 12 Stati membri.

 

La Commissione ha inviato lettere di costituzione in mora ad Austria, Belgio, Cechia, Cipro, Estonia, Francia, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna.

Ai 12 Paesi viene contestato il mancato recepimento della Direttiva in materia di pratiche commerciali sleali nella filiera agricola e alimentare, adottata il 17 aprile 2019, il cui termine per il recepimento nella legislazione nazionale era fissato al 1° maggio 2021
 
Tra le pratiche vietate dalla direttiva, figurano:
 
 

i ritardi di pagamento e l’annullamento di ordini per prodotti alimentari deperibili con preavviso talmente breve da impedire ai fornitori di trovare alternative alla commercializzazione

 

 le modifiche unilaterali o retroattive ai contratti

 

 l’obbligo imposto al fornitore di pagare i prodotti deteriorati e/o perduti a seguito della vendita e per cause a lui non imputabili

 

 il rifiuto di contratti scritti

 
 
Gli Stati membri che hanno ricevuto le lettere dispongono ora di due mesi per rispondere. 
 
In linea con la direttiva, gli Stati membri dovrebbero istituire, inoltre, autorità nazionali presso le quali gli agricoltori e i fornitori di piccole e medie dimensioni, come pure le organizzazioni che li rappresentano, avranno la possibilità di denunciare tali pratiche, se adottate dai loro acquirenti. Per evitare eventuali ritorsioni da parte degli acquirenti stessi, le norme in questione tutelano la riservatezza di tutte le segnalazioni. 
 

Per saperne di più:

 

Ultimo aggiornamento

30 Luglio 2021, 11:13