Guerra in Ucraina: Cosa sta facendo l’UE?
Data:
16 Marzo 2022
L’UE ha adottato misure senza precedenti per fronteggiare la crisi: 500 milioni di euro dal bilancio dell’UE sono diretti ad affrontare le tragiche conseguenze umanitarie della guerra, sia all’interno che all’esterno dell’Ucraina. Di questi, 90 milioni di euro sono già disponibili per fornire cibo, acqua, assistenza sanitaria e riparo, e per aiutare a coprire le esigenze di base dei più vulnerabili.
Da quando è stato attivato il meccanismo di Protezione Civile dell’UE, la Commissione europea coordina l’invio di materiali di assistenza e fornirà milioni di articoli tra cui veicoli, kit medici, tende, coperte e sacchi a pelo che hanno già raggiunto i bisognosi in Ucraina, mentre ulteriore assistenza è stata fornita alle vicine Moldova, Polonia e Slovacchia per sostenere tutti coloro che fuggono dalla guerra. Ulteriore assistenza sarà dispiegata in Ucraina attraverso le scorte mediche di rescEU con sede in Germania, Ungheria e Paesi Bassi, che comprendono attrezzature come ventilatori, pompe per infusione, monitor per pazienti, maschere e camici, dispositivi a ultrasuoni e concentratori di ossigeno.
Il 2 marzo la Commissione ha proposto di attivare il meccanismo di protezione temporanea, che il Consiglio del 4 marzo ha adottato all’unanimità, con un periodo iniziale di un anno. In questo modo i cittadini ucraini e le persone che hanno fatto dell’Ucraina la loro casa, così come i loro familiari sfollati dal conflitto, avranno diritto alla protezione in tutta l’UE. I cittadini non ucraini e gli apolidi che risiedono legalmente in Ucraina e che non possono tornare nel loro paese o regione d’origine, come i richiedenti asilo o i beneficiari di protezione internazionale e i loro familiari, avranno anche diritto alla protezione nell’UE.
La protezione temporanea comprende:
- Diritti di residenza
- Accesso al mercato del lavoro secondo le politiche del mercato del lavoro degli stati membri
- Accesso all’alloggio
- Assistenza dal Sistema di Welfare degli stati membri
- Assistenza medica o di altro tipo
- I bambini e gli adolescenti non accompagnati hanno diritto alla tutela legale e all’accesso all’istruzione
La Commissione sta mobilitando inoltre le politiche regionali e di coesione nell’ambito della proposta legislativa “Azione di coesione per i rifugiati in Europa” (CARE). Questo porterà una flessibilità aggiuntiva per finanziare una vasta gamma di misure a sostegno delle persone in fuga dall’Ucraina, dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo (FSE) e dal Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (FEAD).
Questi fondi di coesione possono essere spesi per investimenti in istruzione, occupazione, alloggi, servizi sanitari e di assistenza all’infanzia, e nel caso del FEAD, per l’assistenza materiale di base come cibo e vestiti. Per sostenere ulteriormente gli Stati membri, l’eccezionale tasso di cofinanziamento del 100% applicato in risposta alla pandemia sarà esteso di un anno.
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Ultimo aggiornamento
16 Marzo 2022, 11:29