Certificato COVID digitale UE: accordo provvisorio tra Parlamento e Commissione europea per partire a luglio.
Data:
24 Maggio 2021
La Commissione europea ha espresso soddisfazione nell’apprendere che nella giornata di giovedì 20 maggio il Parlamento e il Consiglio europeo hanno trovato un accordo provvisorio sulla proposta di regolamento per il certificato COVID digitale UE (precedentemente denominato “certificato verde digitale”), proposto dalla stessa Commissione lo scorso 17 marzo.
Il certificato consiste in un documento digitale (disponibile anche in versione cartacea), che possa attestare lo stato di salute di un cittadino in relazione al Covid-19, con lo scopo di favorire in sicurezza la libera circolazione all’interno della UE.
I dati riportati dal certificato saranno informazioni fondamentali necessarie, quali nome e data di nascita del titolare e data di rilascio del certificato.
Ci sarà scritto se il titolare è stato vaccinato, o è risultato negativo a un test, o è guarito dal Covid.
Per garantire la tutela dei dati, inoltre, tutti i dati sanitari saranno conservati nello Stato membro che ha rilasciato il certificato.
Come funzionerà?
- Il certificato contiene un codice QR con una firma digitale legata a ogni organismo autorizzato a rilasciare i certificati (ad esempio un ospedale, un centro di test o un’autorità sanitaria) per impedirne la falsificazione. Tutte le chiavi di firma saranno conservate in una banca dati protetta in ciascun paese.
- Al momento del controllo del certificato, si procederà alla scansione del codice QR e alla verifica della firma.
- Sarà gratuito, potrà essere ottenuto facilmente e sarà disponibile anche per le persone che sono state vaccinate prima dell’entrata in vigore del regolamento sul certificato COVID digitale UE;
- Potrà essere utilizzato dagli Stati membri anche per esigenze nazionali, purché questo sia previsto dalla rispettiva legislazione;
- Gli Stati membri dovranno astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato COVID digitale UE, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica
La Commissione europea creerà un portale, mediante il quale tutte le firme dei certificati potranno essere verificate in tutta l’UE. I dati personali codificati nel certificato non passeranno attraverso il portale, dato che ciò non è necessario per verificare la firma digitale.
La rapidità con la quale si è giunti a un’intesa, seppur non definitiva, lascia intendere che la tabella di marcia, che vede il certificato operativo per l’inizio dell’estate, sia ampiamente rispettata.
Compiacendosi di tali progressi, la Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato:
“Stiamo mantenendo il nostro impegno per realizzare un certificato COVID digitale UE operativo prima dell’estate. I cittadini europei sono impazienti di tornare a viaggiare e l’accordo odierno permetterà loro di poterlo fare molto presto e in condizioni di sicurezza.
Il certificato COVID digitale UE è gratuito, sicuro e accessibile a tutti; riguarderà vaccinazioni, test e guarigioni offrendo diverse opzioni, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, anche per quanto riguarda la protezione dei dati personali.
Tutti i cittadini dell’UE godono del diritto fondamentale alla libera circolazione nell’UE. Il certificato COVID digitale UE, disponibile in versione cartacea o digitale, permetterà agli europei di viaggiare più facilmente, che si tratti di incontrare le proprie famiglie e i propri cari o di godere di un periodo di meritato riposo.
Desideriamo ringraziare il Parlamento europeo e la presidenza portoghese per la dedizione, la perseveranza e l’immenso lavoro svolto a tempo di record per trovare un’intesa sulla proposta presentata.
Ma il lavoro non si conclude qui. A livello dell’UE, il sistema sarà pronto nei prossimi giorni. Ora è fondamentale che tutti gli Stati membri procedano al più presto alla messa a punto dei rispettivi sistemi nazionali per fare in modo che il sistema sia operativo il prima possibile. È ciò che i cittadini dell’UE, a ragione, si aspettano.
L’accordo odierno ha dimostrato che, con l’impegno e la cooperazione di tutti, il certificato COVID digitale UE sarà disponibile in tempo.”
L’accordo dovrà ora essere formalizzato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Se ne prevede l’entrata in vigore per il 1o luglio, con un periodo di transizione di sei settimane per il rilascio dei certificati in quegli Stati membri che necessiteranno di più tempo.
Parallelamente, la Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nella finalizzazione delle rispettive soluzioni nazionali per il rilascio e la verifica dei certificati COVID digitali UE e a fornire sostegno tecnico e finanziario agli Stati membri per aderire al portale.
Per saperne di più:
Ultimo aggiornamento
11 Giugno 2021, 08:31