Via libera dal Parlamento europeo al Certificato Covid Digitale.

Data:
11 Giugno 2021

Via libera dal Parlamento europeo al Certificato Covid Digitale.

Dopo l’accordo raggiunto con il Consiglio europeo lo scorso 20 maggio, il 9 giugno il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria, ha dato il suo via libera al Certificato COVID digitale dell’UE.

Il Certificato, che verrà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali, sarà disponibile in tre versioni:

  • certificato vaccinale, avente ad oggetto l’avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato dall’EMA, con facoltà degli Stati Membri di accettare certificati relativi a vaccini ricompresi tra quelli indicati dall’OMS per l’uso di emergenza o autorizzati secondo le procedure nazionali;
  • certificato dell’avvenuta guarigione del titolare dall’infezione di tipo SARS-Cov-2 a seguito di un test NAAT positivo;
  • certificato relativo al test, indicante il tipo di test effettuato dal soggetto, PCR o dell’antigene; con eccezione per ora del test sierologico, il quale non varrà ai fini della certificazione;

Sarà valido nei 27 paesi UE, oltre che in Islanda e Liechtenstein (con l’aggiunta di Svizzera e Norvegia attualmente in fase pilota). Disponibile sia in forma cartacea che in forma digitale, sarà dotato di un Codice QR, la cui scansione consentirà agli operatori di verificare lo stato di salute del titolare in relazione al Covid. Le informazioni fondamentali in esso riportate non potranno essere conservate nei paesi visitati: tutti i dati sanitari sono conservati nello Stato membro che ha rilasciato il Certificato.

Il Certificato non è un documento di viaggio, perciò per poter viaggiare sarà comunque necessario il passaporto o un altro documento d’identità valido. Pur non essendo obbligatorio, il suo possesso renderà più agevoli gli spostamenti tra gli Stati, i quali non potranno porre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari (ad esempio, la quarantena), a meno che queste non siano necessarie e proporzionate al fine di tutelare la salute pubblica, come in caso di diffusione di nuove varianti del virus.
In questo caso, lo Stato Membro che intende apporre delle restrizioni dovrà informare la Commissione e tutti gli altri Stati Membri e giustificare tale decisione. 
La Commissione Europea metterà in campo 100 milioni di euro nell’ambito dello strumento per il sostegno di emergenza, per l’acquisto dei test necessari all’emissione dei certificati.

 

Per saperne di più:

Certificato Covid Digitale dell’UE

 

Ultimo aggiornamento

14 Giugno 2021, 07:31